LA STORIA DI GIANNETTOLA
Nostro nonno Riccardo, cuor di leone, gran pioniere dell’agricoltura, amava più la terra che la sua stessa vita.
Quando
andò
al
campo,
nel
1944,
e
lo
vide
disseminato
dagli
orrori
della
guerra,
non
esitò
ad
andare
a
sminare
lui
stesso
quel
terreno
martoriato
dalle
bombe
e
dai
soldati
che
avevano
perduto
la
vita
nell’ultima
battaglia
sotto
un
rudere
attanagliato da rovi.
Fu
così
in
modo
drammatico
che
per
lui
perspicace
e
volitivo,
sottraendola
alla
distruzione
e
alla
morte,
iniziò
l’avventura
della
bonifica
di
un
suolo
che
sarebbe
presto
rifiorito
con
il
lavoro
dell’uomo:
ecco
l’aratro
dissodare
la
terra
per
far
nascere
le
bionde messi ondeggianti al vento, e per la vigna che vedeva ogni giorno un giovane tralcio sposar la terra.
Giannettola
è
ormai
redenta,
e
da
più
di
settant’anni
è
ormai
lei
che
come
una
fiaba
ci
parla
del
rinascere
perenne
della
vita.
Che
Dio,
benedica
il
suo
frutto
fecondo!
Qualche
anno
dopo,
quando
le
sue
terre
erano
tutte
lussureggianti
e
le
uve
traboccavano
dai
tralci,
il
nonno
pensò
di
farsi
realizzare
una
bizzarra
costruzione
bianca
che
si
elevava
verso
l’alto,
e
che
tutti
chiamammo
“la
torretta”.
Era
per
lui
come
un
osservatorio
dal
cielo,
per
estendere
l’occhio
oltre
i
suoi
possedimenti
fino
all’orizzonte
del
mare.
Per
tutti
quelli
che
la
visitavano,
familiari
e
amici,
è
rimasto
sempre
un
punto
d’incontro
di
soddisfazione,
sulla
quale
si
saliva
con
il
fiatone
per
i
suoi
ripidi
scalini,
e
un’agognata
meta
per
andarvi
a
respirare
la
brezza
del
vento
e
i
tramonti
dorati
che
Giannettola
offre
da
lassù
ai
suoi
visitatori
a
360
gradi
o
il
chiarore
dell’alba
profumata
per
i
più
coraggiosi
ospiti
mattinieri.
La
nostra
Torretta,
simbolo
dell’elevazione
dell’animo
sulle
nostre
amate
terre,
resterà
sempre
un mito e una gentile fantasia con un sapore un pò leggendario.
Nuova vita alla terra
ANNO 1944
Nonno
Riccardo
segue
i
lavori
di
scasso
del
terreno
nella
zona
dei
due
pini
a
sud
di
Giannettola.
Nasce la Bonifica Giannettola
ANNO 1955
La
Bonifica
Giannettola
presenzia
alla
Sagra
dell'Uva
presso
la
Basilica
di
Massenzio a Roma.
La Cantina
ANNO 1960
Nella
località
due
Santi
del
Comune
di
Marino
sorge
la
Cantina
con
un
ampia
grotta
scavata
nel
peperino
con
numerose
nicchie
per
contenere
le
vasche
da
vino
con
una capienza di 3000 ettolitri.
Il primo decennio ricchi di eventi
ANNO 1965
Costruzione
della
caratteristica
Torretta
e
produzione
di
ben
150
tipologie
di
vitigni
tra
cui
l'Italia,
la
Regina
dei
Vigneti,
l'Alfonso
la
Vallè,
la
Malvasia,
il
Greco,
il
Trebbiano
Toscano, il Merlot, il Sangiovese e vari altri.
Superfici ampliate
ANNO 1971
Ampliate
le
superfici
vitate
con
filari
di
Trebbiano Toscano, Malvasia, Sangiovese.
Colture specializzate
ANNO 1990
Ricerca
con
produzione
di
colture
specializzate
su
licenze
di
uva
Apirena,
e
di kiwi Gold a polpa gialla.
Cultivar autoctone
ANNO 2000
Sostituzioni
di
uva
Apirena
con
ulteriori
superfici
vitate
con
cultivar
autoctone
e
tendoni di kiwi.
Nuova vita per «La Giannettola»
ANNO 2017
Paolo
Martella
riprende
in
mano
le
redini
dell'azienda
con
la
ricostruzione
della
nuova
cantina.
Nascono
i
nuovi
vini:
un
IGT
Lazio Chardonnay e un Roma DOC Rosso.
I nuovi vini
ANNO 2018
Sono
arrivati
i
nuovi
vini:
lo
Chardonnay
con
il
nome
di
«Brezza»
e
un
blend
di
Montepulciano,
Syrah
e
Merlot
con
il
nome
di «Ardente».